John Wick è un mix di vari John: Wayne, Rambo, McClane. Tutti con pistola e fucile. JW è un western. Uno spietato killer che aveva deposto le armi per amore ritorna sulla scena. La moglie, morta di malattia, gli ha lasciato come consolazione un piccolo cane. Non ci sono i pellerossa o il despota ranchero, ma ci sono i russi cattivoni che gli rubano l’auto vintage (nel West il cavallo) e gli ammazzano il cucciolo. E JW si scatena nella vendetta. Li ho contati, una sessantina i nemici morti.
"Ho prenotato un tavolo per dodici"
È la prima vera frase che Keanu Reeves dice nel film dopo averne fatti fuori appunto una dozzina e deve far ripulire la casa piena di cadaveri.
C’è da dire che non parla molto, anzi, però spara e picchia come un indemoniato.
Dopo il non esaltante "47 Ronin", K. Reeves lascia le spade e diventa un samurai, un ronin con pistole e fucili. Anche questo film, come il precedente, non lascerà traccia nella storia del cinema, ce ne dimenticheremo in fretta.
È vero che è un fumettone, ma sulla figura del protagonista non c’è nessuna introspezione a parte il rimarcare che gli han ammazzato il cane. Ricordo della moglie direte, non solo, frutto di un imprinting animalista, dico io. Strana l’America, pronta a far discussioni sul cecchino di Clit andato in Iraq a svolgere il suo lavoro di soldato, mentre s’intenerisce per un cane ucciso. E alla fine del film, vediamo Reeves/Weck al canile a prendere un altro cucciolo. Ma non è un beagle come quello iniziale, è invece di una razza da combattimento, più confacente all’immagine del suo padrone.
JW è il giustiziere, vuole vendetta, sangue, tipico di chi ha subito un torto, e che risponde con occhio per occhi e dente per denti.
Ma Reeves è veramente una statua di marmo senza espressione, da invidiargli solo il fisico e la Mustang del ’69, non certo l’interpretazione. Un robot invincibile che punta solo al suo scopo, vendicarsi. E qui non ci son santi che tengano. Senza pietà, spara ai nemici abbattendoli, poi quando passa loro davanti li finisce con altri colpi.
Sceneggiatura banale e scontata, solo pum pum e violenza esasperata. Tutto molto prevedibile.
Chicca finale: se J. Rambo si cuciva la ferita sul braccio con ago e spago, il nostro John lo fa sull'addome con una cucitrice.
Domanda: ma, in fondo in fondo, chi sono i cattivi: i malavitosi russi oppure JW ?