martedì 22 marzo 2011















L’idea è buona: se avete fretta leggetevi questi due bigini su 90 libri e 99 film classici, editati da Cairo Editore.
Sono di fatto due fumetti. I disegni carini, ma si poteva fare di meglio.
Alcuni titoli di film: Blues Brothers, Arancia Meccanica, Psyco, Blude Runner, Il Buono il Brutto e il Cattivo.
Alcuni libri: Il maestro e Margherita, I viaggi di Gulliver, Delitto e castigo, I tre moschettieri, Il nostro agente a L’Avana.
Le strisce hanno un’ironia pungente anche se a volte non sono molto divertenti ne esasperano il contenuto. Possono comunque servire ai vari critici della carta stampata per recensire un po’ meglio film e libri.

giovedì 17 marzo 2011

PRIMA CHE VENGA NOTTE (vai al sito di Carlo Pastori)














Marina Corradi
Prima che venga notte
Marietti



Leggendo questo libro si coglie la capacità dell’autrice di raccontare i particolari della vita, le situazioni, le cose, con una semplicità ed un’attenzione disarmante.
L’inizio è un inno alla vita, ma tutto parla di un punto di fuga che è al di fuori dell’uomo.
Scrive una pagina poetica quando parla della spiga di grano che, chissà come, è cresciuta tra i binari del tram in una Milano di cemento. Scrive una pagina invece odierna quando parla del fitness nella pausa pranzo, con le bellezze che si pavoneggiano negli spogliatoi.
Descrive i nostri tic e le nostre storie quotidiane in maniera ironica, ma allo stesso tempo sofferta.
Il marito che vuole divorziare perché in casa è entrato un gatto, mentre poi viene beccato dalla moglie mentre parla con i gatti, che nel frattempo sono diventati due.
Le donne in attesa di partorire che hanno l’ansia, fanno la piscina, la ginnastica, la respirazione pre- parto, etc.. Ma una volta non si partoriva in casa?
Osserva e racconta la realtà.

Spettacolo teatrale
Regia di Carlo Pastori
con Walter Muto
Compagnia Almadeira


Dopo aver letto il libro dovete andare assolutamente a vedere lo spettacolo teatrale con la regia di Carlo Pastori, con la partecipazione del musicista Walter Muto, e della Compagnia Almadeira.
Testi recitati dalle due brave e giovani attrici con l’alternanza delle canzoni e dell’ironia (anche fisica) di Muto e Pastori.
Scenografia minimalista, ma essenziale.
Quel che vale sono le parole.

domenica 13 marzo 2011

Book da leggere


BENEDETTO XVI

Luce del Mondo
Il Papa, la Chiesa e i segni dei tempi

Una conversazione con Peter Seewald
Libreria Editrice Vaticana



Il 22 aprile 2011, Venerdì Santo, Benedetto XVI alle ore 14.00 su Rai Uno risponderà per più di un’ora a domande e quesiti posti dai telespettatori della rubrica religiosa A Sua immagine.
Non sarà in diretta ma pre-registrata con qualche giorno d’anticipo.
È la prima volta che un Papa utilizza il mezzo tv in questo modo.

Analogamente anche il libro intervista di P. Seewald rispecchia l’apertura totale del Santo Padre ai mezzi di comunicazione, è la prima volta che un Papa risponde alle domande di un giornalista.
Se vi ponete senza pregiudizio di fronte a questo libro, troverete le risposte a molti quesiti come: Quali sono i rapporti reali con ebrei e mussulmani? Che cosa pensa dello scandalo degli abusi sessuali nella Chiesa? Come essa si pone nei confronti dei divorziati? Etc.
Al tempo stesso parla della crisi di valori del mondo e della Chiesa.
In pratica il giornalista ha posto al Pontefice tante domande che qualsiasi comune mortale ha in mente. Benedetto XVI risponde con una semplicità ed una chiarezza alla portata di chiunque.

martedì 8 marzo 2011

Shahbaz Bhatti, martire cattolico



Io voglio servire Gesù
Shahbaz Bhatti, 2/03/2011

"Mi sono state proposte alte cariche al governo e mi è stato chiesto di abbandonare la mia battaglia, ma io ho sempre rifiutato, persino a rischio della mia stessa vita. La mia risposta è sempre stata la stessa: «No, io voglio servire Gesù da uomo comune».

Questa devozione mi rende felice. Non voglio popolarità, non voglio posizioni di potere. Voglio solo un posto ai piedi di Gesù. Voglio che la mia vita, il mio carattere, le mie azioni parlino per me e dicano che sto seguendo Gesù Cristo. Tale desiderio è così forte in me che mi considererei privilegiato qualora – in questo mio sforzo e in questa mia battaglia per aiutare i bisognosi, i poveri, i cristiani perseguitati del Pakistan – Gesù volesse accettare il sacrificio della mia vita. Voglio vivere per Cristo e per Lui voglio morire. Non provo alcuna paura in questo paese.

Molte volte gli estremisti hanno cercato di uccidermi e di imprigionarmi; mi hanno minacciato, perseguitato e hanno terrorizzato la mia famiglia. Gli estremisti, qualche anno fa, hanno persino chiesto ai miei genitori, a mia madre e mio padre, di dissuadermi dal continuare la mia missione in aiuto dei cristiani e dei bisognosi, altrimenti mi avrebbero perso. Ma mio padre mi ha sempre incoraggiato. Io dico che, finché avrò vita, fino all’ultimo respiro, continuerò a servire Gesù e questa povera, sofferente umanità, i cristiani, i bisognosi, i poveri.

Voglio dirvi che trovo molta ispirazione nella Sacra Bibbia e nella vita di Gesù Cristo. Più leggo il Nuovo e il Vecchio Testamento, i versetti della Bibbia e la parola del Signore e più si rinsaldano la mia forza e la mia determinazione. Quando rifletto sul fatto che Gesù Cristo ha sacrificato tutto, che Dio ha mandato il Suo stesso Figlio per la nostra redenzione e la nostra salvezza, mi chiedo come possa io seguire il cammino del Calvario. Nostro Signore ha detto: «Vieni con me, prendi la tua croce e seguimi». I passi che più amo della Bibbia recitano: «Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi». Così, quando vedo gente povera e bisognosa, penso che sotto le loro sembianze sia Gesù a venirmi incontro.

Per cui cerco sempre d’essere d’aiuto, insieme ai miei colleghi, di portare assistenza ai bisognosi, agli affamati, agli assetati."

* Shahbaz Bhatti, Cristiani in Pakistan. Nelle prove la speranza, Marcianum Press, Venezia 2008 (pp. 39-43)
http://www.oasiscenter.eu/it/node/6803

sabato 5 marzo 2011

Steve Jobs - Siate affamati, siate folli - parte 1

Università di Stanford, 12 giugno 2005.
Steve Jobs, creatore del mondo Apple nonché della Pixar (per i profani, cartoni animati) tiene un discorso alla giornata dei laureati.

Racconta tre storie.

La prima è sull’unire i puntini.
Dato in adozione con la certezza che avrebbe potuto frequentare il college, lo abbandonò dopo sei mesi per seguire un corso di calligrafia che lo affascinava. Fu fondamentale dieci anni dopo quando lavorò al primo MacIntosh.
Bisogna aver fiducia che i puntini nel futuro si uniscano, bisogna credere in qualcosa, questo fa la differenza.

La seconda storia è di amore e di perdita.
Dopo aver creato la Apple in un garage a vent’anni, a trenta ne fu estromesso, licenziato. Ma non fu un male, anzi. Ricominciò da capo, fondò la NeXT e la Pixar, leader nel campo dell’animazione.
La NeXT fu acquistata dalla Apple ed ora ne è il cuore. Nel contempo s’innamorò e si sposò creando una meravigliosa famiglia. Non ha mollato, perché amava ciò che aveva fatto.
DOVETE TROVARE QUEL CHE AMATE.
E questo è valido per il lavoro e gli affetti. Se non lo avete trovato continuate a cercarlo, non accontentatevi. Con tutto il CUORE capirete quando lo troverete.

La terza storia è di morte.
MEMENTO MORI: questo ha ripetuto a sé stesso, cercando di vivere ogni giorno come se fosse l’ultimo. Gli è stato trovato un tumore al pancreas. È stato operato.
Ai laureati lascia questo messaggio di non perder tempo:
La cosa più importante è seguire il vostro cuore e la vostra intuizione.
SIATE AFFAMATI, SIATE FOLLI.

Di seguito, in due parti, l'intervento di Steve Jobs




Steve Jobs - Siate affamati, siate folli - parte 2