domenica 18 settembre 2011

Montagna e Silenzio

Montagna e Silenzio

Era tre anni che non andavo in montagna e non pensavo mi mancasse così tanto.
Una bellissima mattina ha fatto una camminata sulle Dolomiti del Brenta.
Cielo blu elettrico, nuvolette bianche.
Due ore di scarpinata per arrivare ad un rifugio.
Mi godevo il silenzio ed il panorama intorno.
Sentivo il battito del cuore e il mio respiro affannato.
La fatica si sentiva, il dolore al ginocchio anche, ma come non pensare che dopo una fatica così sarei arrivato in cima a rimirare un panorama favoloso.
Le cose belle non sono mai facili.
E finalmente arrivo al rifugio sotto la cima del brenta a quasi 2800 metri d’altezza.

Com’è proprio vero che certi luoghi rivelano la bellezza del creato e rimandano all’infinito.

Ma la pace è durata relativamente poco, perché grazie ad una seggiovia che si fermava a meno di un’ora di cammino dalla cima, sono arrivati cani e porci.
Cani veri a quattro zampe, grandi e piccoli. E porci, i loro padroni.
Dulcis in fundo fuori dal rifugio, mentre mangiavo una polentina con funghi, sulla panca dietro di me si è seduta una ragazza con un barboncino in braccio.
Il culmine è stato quando ha cominciato a sbaciucchiarlo.

Non ha senso portare i cani in montagna, non li farei salire né sulle funivie e sulle seggiovie. Sui sentieri poi corrono avanti e indietro continuamente, lasciando per giunta i loro escrementi.