Giorgio Scerbanenco
È da qualche mese che il Corsera
sta rieditando i romanzi di Scerbanenco, il più famoso e prolifico scrittore di
gialli italiano.
Alcuni li avevo già, quelli con protagonista Duca Lamberti, ex medico radiato
dall’albo per aver effettuato l’eutanasia su una paziente. Ex carcerato che
diventa suo malgrado un detective sulle orme del padre funzionario di polizia.
Le ambientazioni sono in una Milano della metà degli anni
’60, nebbiosa, uggiosa, con le sue vie che un tempo erano periferia ma che
adesso sono quasi centrali.
Venere Privata
Il
padre di un giovane che vive rintanato in una villa ubriacandosi di whisky,
ingaggia Lamberti per disintossicare il figlio dall’alcol. L’ex medico scoprirà
i sensi di colpa che attanagliano il ragazzo per l’apparente suicidio di una
giovane. Da lì in poi il romanzo si tinge di giallo.
Traditori di tutti
Un mitra smontato in una valigia, un'auto caduta nel Naviglio con un uomo ed una donna morti annegati, una seconda auto, anch'essa nel Naviglio con i due occupanti mitragliati. Una vecchia storia risalente al periodo fascista. e Duca Alberti inizia ad essere investigatore per la Questura di Milano.
I ragazzi del massacro
Una classe di ragazzi disadattati in una scuola serale. La giovane insegnate torturata, stuprata ed uccisa. Undici ragazzi che si dichiarano innocenti. Nessuno parla. Duca intuisce che non è solo frutto dei ragazzi ed indaga con l'aiuto della sua Livia.
I milanesi ammazzano il sabato
Una bella ragazza ventenne alta un metro novantacinque, di quasi un quintale, minorata mentalmente, sparisce nel nulla. Rapita da papponi, viene trovata morta sfigurata e bruciata. Il padre vuole vendetta.
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